Il grano o frumento, anche detto tritico, è un genere della famiglia della graminacee (o Poaceae), ed è un cereale di antica coltura la cui culla di origine è considerata la Mezzaluna Fertile, l’area localizzata tra il Mar Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Caspio.
In base alla sua specifica difficoltà di macinazione, esso si divide in grano tenero, dal quale si ricava la farina, e grano duro, da cui si ricava invece la semola.
Composto principalmente da amido per un 70% circa, dal 10-20% di proteine e da un 2% di lipidi, il grano si qualifica tra gli elementi base della nostra alimentazione quotidiana, rappresentandone la principale fonte di energia per il metabolismo.
E’, appunto, la presenza nella dieta di una quota di carboidrati complessi quali l’amido, l’apporto di fibra come di certi grassi associati abitualmente all’introduzione di pane e pasta, che assicura all’organismo un rifornimento di energia prolungato nel tempo tale da evitare bruschi innalzamenti dei livelli di zucchero nel sangue (picchi glicemici), assolutamente dannosi per la nostra salute.
E’, inoltre, il consumo regolare di prodotti ottenuti con sfarinati integrali del frumento duro che agisce in maniera determinante nella riduzione del rischio di numerose patologie cardiovascolari e nel mantenimento di un peso corporeo ottimale.
Dal pane alla pasta, dai prodotti di pasticceria a quelli da forno, il grano è tra i primi protagonisti della nostra alimentazione, ed è proprio per questo che è molto importante porre molta attenzione a quantità, qualità e modalità di consumo a livello quotidiano.